Finalmente Howth! L'avevo studiato questo giro quando ancora ero in Italia. Subito mi ha affascinato vedendo solo poche foto su Internet. Niente a che vedere con la vera Irlanda delle campagne o delle montagne piene di simbologia celtica, ma visto che il tempo non ce l'ha permesso almeno abbiamo optato per una piccola escursione organizzata da soli in un posticino poco lontano e, possibilmente, carino. E non ci siamo sbagliati! Innanzitutto, per arrivarci abbiamo preso la DART. Si tratta di un semplicissimo treno che in 20 minuti circa partendo dalla Connolly Station vi scarica in Howth centro. Costo del biglietto andata ritorno: 4€ circa.
Scendiamo a Howth e andiamo subito alla St.Mary's Church, una chiesa - oggi anglicana - molto carina che si trova andando a dx una volta usciti dalla stazione dei treni di Howth. La chiesa è carina e vi permette in pochissimo tempo di raggiungere il castello di Howth, una costruzione medioevale oggi restaurata completamente e adibita parzialmente a museo (dei trasporti per la precisione). Se visitate il museo potete anche visitare il Deer Park (il parco dei cervi) che circonda il castello. Noi abbiamo optato per proseguire il giro nel paese. Tornando indietro, infatti, abbiamo raggiunto con una passeggiata il centro di Howth che si estende sui pendii della vicina collina (Howth è su di una penisola/promontorio), passando vicino al porto dove saremmo ritornati dopo. Dal centro di Howth si raggiunge il molo 3 , dove partono in estate i battelli per la vicinissima Ireland's Eye, un'isoletta selvaggia che si vede benissimo a occhio nudo anche da Howth. Purtroppo, eravamo convinti di trovare un passaggio fin là, ma una gentilissima e anziana signora ci ha spiegato che in questa stagione i battelli non partono perchè c'è troppo vento (verissimo..) e il golfo diventa imprevedibile in pochissimo tempo. Così, sconsolati dalla scoperta abbiamo comunque fatto una passeggiata fino in punta al molo, godendoci il panorama e il pittoresco porticciolo, nonchè una targa che ricorda lo sbarco (leggendario a quanto sembra) di un uomo della resistenza che portò carichi di armi per la guerra d'indipendenza.
Tornando indietro abbiamo deciso di andare a farci un boccone, poichè lo stomaco reclamava. Essendo in un posto di mare abbiamo optato per un ristorante di pesce fresco. Mentre cercavamo in zona molo un localino, abbiamo visto che alcune ragazze tenevano in mano degli sgombri chiamando verso l'acqua a gran voce...Subito non ce ne siamo resi conto ma dopo pochi istanti ecco apparire di fronte ai nostri occhi niente poco di meno che alcuni leoni marini (tipo le foche per intenderci). Alcuni esemplari sono ormai da tempo abituati a reclamare il pesce ai turisti, tanto che si avvicinano fino ai muri del molo in cerca di cibo. Anche noi non siamo riusciti a resistere alla tentazione di comprare nel vicino negozio di pesce fresco un paio di sgombri e iniziare il comico richiamo dei simpatici animaletti...che però dei nostri pesci non ne volevano sapere! Così, appena il ristorante prescelto ha aperto, ci siamo tuffati immediatamente dentro pronti al nostro pranzo. Abbiamo ordinato cozze e platessa. Ottime emntrambe, poichè fresche, anche se fra le due ho preferito di gran lunga la platessa. Ma non potete immaginare quante qualità di pesce ci siano da quelle parti. Il problema è sapere cosa sono tutti i nomi che stanno sopra al menu! Calamari lo capiscono tutti, ma prima di capire che "plaice" era la platessa di tempo ne è passato. Il tutto ovviamente portato con un bel contorno di patate fritte(chips). Dessert (spettacolare!), caffè e via verso nuove avventure. Usciti dal locale (per la precisione si chiama Oar), diamo un'occhiata alle nostre amichette foche, che impavide continuavano a girare da un lato all'altro del porto. Finalmente riesco ad attirare l'attenzione di una di queste e mi sbarazzo degli sgombri (mockareer, se volete il corrispondente in inglese), che nel frattempo iniziavano a puzzare. A questo punto, via in direzione della scogliera. Abbiamo chiesto informazioni per raggiungere il punto che noi conoscevamo come "Ben of Howth" e abbiamo scoperto che il nome non è esatto e che la gente del posto lo conosce come "Head of Howth", da dove si possono ammirare stupendi panorami del paese e dell'oceano. Ci dicono di tornare verso il paese e di proseguire per la stradina in salita che dal molo si snoda verso la collina. Proseguiamo lungo questa strada fino al termine, da dove inizia una passeggiata ai margini dell'oceano con strapiombi su rocce e oceano. Un cartello ci avverte che è consigliato indossare scarponcini e abbigliamento adeguato e che se siamo fortunati possiamo anche vedere un piccolo gruppo di orche che stanziano nella baia di Bayle. Eccitati dalla prospettiva ci incamminiamo piano piano per il sentiero, dandoci come obbiettivo quello di raggiungere almeno la località "The Summit", che rappresenta il punto più alto della scogliera (120mt ca.). Durante il tragitto scrutiamo l'oceano e assaporiamo quello che è il vero silenzio. A parte qualche altro visitatore che si incontra lungo il pensiero siamo noi e l'oceano, noi e i gabbiani. Niente auto, schiamazzi...Per una volta siamo lontani dalla civiltà e ci godiamo lo spettacolo che la natura ci offre. Dopo circa un'ora raggiungiamo The Summit, scattiamo una foto al faro di Bayle che si scorge in lontananza...Ma il tempo passa e non ci siamo accorti che dobbiamo fare ritorno e la luce del giorno inizia ad affievolirsi. Così, ci incamminiamo verso Howth. Son sicuro che non ci scorderemo facilmente di quei posti incantevoli, che sono solo un assaggio di quanto l'Irlanda può offrire se visitata come si deve.
Il ritorno a Dublino a confronto con la camminata sulla scogliera è una passeggiata...anche se inizia a farsi sentire il freddo, soprattutto perchè durante la precedente camminata abbiamo sudato in una maniera impensabile e, nel frattempo, la temperatura è scesa di almeno 5-6 gradi.
Arriviamo a Dublino che è ormai buio, usciamo dalla Connolly Station e proseguendo per Talbot Street torniamo su O'Connell Street in direzione hotel. Qui prepariamo le valigie. Il nostro viaggio è quasi finito. Ancora poche ore ci separano dalla partenza...ma abbiamo ancora qualcosina da vedere...
INDICAZIONI UTILI
- se volete girare nei dintorni di Dublino usate la DART. E' abbastanza economica ed è puntuale nonchè veloce
- andate assolutamente a Howth! E' una delle visite obbligate per chi ha poco tempo per spostarsi verso l'Irlanda Occidentale passando quindi per campagne e monti. Qui si respira l'aria dell'oceano, si mangia bene e si vedono posti fantastici...
- glossario (così non fate fatica): cod = merluzzo, shrimp (gamberetto), crab (granchio/granceola), mackerel(sgombro), sea lions (leoni marini), plaice (platessa), mussels (cozze)
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