Recentemente ho avuto modo di andare in Irlanda, in particolare a Dublino e dintorni, visto l'eseguo numero di giorni di ferie. Devo dire che come per molti, anche per me l'Irlanda rappresentava un pò un sogno nel cassetto...Tutte quelle bellissime foto di paesaggi stupendi, quasi fantastici, nel senso "di fantasia", che più volte mi avevano ispirato in passato. E poi, come non ammettere la malvagia attrazione che ho sempre provato nei confronti di quei caratteristici cimiteri adornati di croci celtiche! All'interno della descrizione (Che continua in altri blog) del viaggio troverete alla fine una serie di indicazioni utili a chi volesse andarci dopo aver letto questo blog. Iniziamo...
Innanzitutto, la meta, per i rinomati problemi di tempo già citati, è stata individuata nella città di Dublino. Partenza da Torino con AirFrance (direi che non è propria economica..) con scalo a Parini e secondo aereo da Parigi a Dublino. E qui iniziamo con le disavventure. La tratta Torino-Parigi tutto sommato è andata bene, con l'aereo puntualissimo. Poi, ci imbarchiamo sull'aereo per Dublino, gestito dalla compagnia CityJet in partnership con AirFrance. Aereo in arrivo a Dublino con ritardo di un'ora, per fortuna recuperata grazie al fuso orario (che è un'ora indietro rispetto all'Italia). Per via del ritardo però il nostro taxi precedentemente prenotato dall'Italia (sconsiglio a chiunque di fare la stessa cosa perchè Dublino è servita benissimo dal bus AirLink che parte dall'aereoporto e vi scarica in pieno centro città, senza parlare del fatto che costa moooolto meno) è andato a farsi un giro per poi arrivare anche lui con calma quando eravamo già lì da un pò. Comunque, il nostro viaggo inizia e nei pochi minuti che ci dividono da Dublino abbiamo la possibilità di goderci le bellissime casette in stile anglosassone, con tanto di giardino e zucche di Halloween (sì..siamo andati a Novembre), cosa molto pittoresca sempre vista solo nei film.
Arriviamo all'Hotel e, mentre ci liberano la stanza, decidiamo di farci un giro alla ricerca di un bar dove mangiare. L'hotel si trova in O'Connell Street, una delle principali vie centrali di Dublino 8( consiglio vivamente di scegliere una "accomodation" in questa zona, perchè vi permette di girare la città a piedi e in pochi minuti), quindi non abbiamo problemi a trovare un ristoro...Peccato che qui incontriamo le prime difficoltà linguistiche pur essendo entrambi abbastanaza conoscitori della lingua inglese. Più che di difficoltà sulla lingua oserei dire che il problema è entrare subito nell'ottica delle loro abitudini, tipo mangiare presto e accontentarsi, nonostante le temperature invernali, di un sandwich o di un toast...già...il toast! Il mio primo incubo! Cavolo! Da noi il toast è prosciutto e formaggio, ma lì...è tutta un'altra cosa. Dovete dire cosa ci volete mettere nel vostro toast, altrimenti rischiate di stare a guardarvi con il cameriere per tutto il giorno! Per fortuna gli irlandesi sono veramente squisiti, gentilissimi con tutti e in particolare con i turisti. Se vedono che siete in difficoltà si mettono a comunicare a gesti pur di accontentarvi. Torniamo ai sandwich. Veramente squisiti, non c'è che dire. Il pane da toast è una favola e una volta farciti sono uno spettacolo per gli occhi e per lo stomaco. Se vi capita, optate per il pane nero, quello ai cereali, che è ancora più buono. Per chi non c'è stato da quelle parti un consiglio...se volete la coca cola ok, ma lì è usanza bere dietro a tutto o il caffè o il the. Il thè buonissimo, ma il caffè...oddio...pensavo di aver bevuto i peggiori in Francia ma mi sono dovuto ricredere. A Dublino (come a Londra suppongo) il caffè è all'americana: lungo e abbondante. Per il palato da italiano fine che abbiamo, l'espresso diventa immediatamente un miraggio.
Torniamo in albergo a sistemare le valigie e poi...si inizia! Alla scopertà della città.
In Parnell Strett, una traversa di O'connell Street, visitiamo sia il Dublin Writer's Museum sia la Galleria d'Arte Municipale. Il museo degli scrittori, pur piccolo, è molto ben organizzato. Alla biglietteria potete chiedere le guide audio, cosa che vi consiglio caldamente perchè sono anche in italiano e vi evitano d leggervi obbligatoriamente chilometri di scritte appese ai muri. All'interno del museo c'è anche una biblioteca e l'immancabile negozio di souvenir. Uscendo dal museo,andate a destra, proseguite di 20-30 metri, e entrate nella galleria d'arte. Qui sono presenti alcuni quadri di impressionisti francesi, ma soprattutto ci sono quadri di impressionisti irlandesi. La visita è gratuita. Se si vuole si lascia un'offerta all'ingresso. Comunque , la visita dura venti minuti se non meno. Se avete tempo, proprio lì davanti c'è anche il Parco della Rimembranza, dove è presente un mausoleo in onore dei caduti della Resistenza. Chiude nel pomeriggio, quindi affrettatevi.
Una volta usciti, l'aria è fredda e il giorno sta per lasciare spazio alla sera, così decidiamo di andare in hotel e prepararci per la cena che faremo fuori hotel, anche se a dire il vero siamo un pò storditi dal viaggio e la stanchezza si sente. O'Connell Street è un ristorante continuo, quindi non abbiamo (e non avrete) problemi a trovare un posto di vostro gradimento. Si spazia dal ristorante cinese alla cucina locale passando per l'italiana o il classico McDonald. Noi decidiamo che la cosa migliore è andare in un locale per degustare la cucina locale, sperando di trovare qualcosa di commestibile per noi italiani. Così entriamo nel Flanagan's, un locale molto carino che si trova a circa metà di O'Connell Street sul lato destro andando verso il centro (prendete il fiume Liffey come riferimento). Il menu è veramente ricco. Se proprio non volete rischiare con la cucina irlandese/anglosassone potete anche ordinare le lasagne o gli spaghetti alla bolognese o la pizza. Noi optiamo per la cucina locale, che non è niente male. In questo locale hanno 4 piatti tradizionali. Decido di provarli nell'ordine e allora ordino il primo (il tipico) Irish Stew. Si tratta di un bollito/stufato di montone con contorno di verdure bollite miste. Non è cattivo, ma sinceramente mi aspettavo di più, anche se effettivamente deve piacervi il montone che sa in maniera mostruosa di selvatico! Il prezzo del locale si attesta su livelli medi, ma la qualità è ottima. Si va dai 20 ai 30 euro a testa per un piatto, bevanda (consiglio la Guinness che costa per una pinta come 25cc di acqua gassata), dolce e caffè/the. Usciti dal ristorante decidiamo di farci due passi in O'Connell Street e andiamo a comprare da Carrolls. Ne vedrete parecchi di questi negozietti verdi...Si tratta della principale catena di distribuzione dei prodotti/gadget ufficiali irlandesi. Hanno veramente di tutto, dai bicchierini del wisky ai peluche, dagli oggetti di vetro o ceramica ai gioielli. Tutto ovviamente gira attorno a quelli che sono i simboli della Nazione: il trifoglio (ShamRock), le croci celtiche, i folletti, le pecorelle, la Guinness e il whisky.
Il primo giorno volge al termine e andiamo in ritiro in albergo.
INDICAZIONI UTILI:
1. se siete in zona O'Connell Street spostatevi a piedi per apprezzare il calore (metaforico) della città e della sua gente. Girate senza problemi nelle vie principali, perchè sono piene di gente a tutte le ore, quindi abbastanza sicure.
2. attenzione ad attraversare la strada: si guarda prima a destra e poi a sinistra. ricordatevi che la guida è al contrario rispetto a noi. Comunque, sui marciapiedi è sempre scritto dove guardare. Non seguite i dublinesi perchè sono abituati ad attraversare anche con il rosso!
3. molti negozi fanno orario ultra continuato anche in ore tarde. La catena SPAR ( vi ricorda qualcosa?) o Londis vendono alimentari a qualunque ora e a prezzi molto convenienti.
4. fate un giro da Carrolls per i souvenir. Troverete di tutto e a prezzi ragionevoli, compresi i gadget ufficiali della Guinness o della Jameson.
5. Mangiate al Flanagan's se non avete problemi di soldi. E ricordatevi di guardare sul conto se è compreso il servizio. Se non lo è lasciate alla cameriera che vi ha servito una mancia (tip) del 10/15% del conto. Non è un obbligo, ma fate bella figura.
Innanzitutto, la meta, per i rinomati problemi di tempo già citati, è stata individuata nella città di Dublino. Partenza da Torino con AirFrance (direi che non è propria economica..) con scalo a Parini e secondo aereo da Parigi a Dublino. E qui iniziamo con le disavventure. La tratta Torino-Parigi tutto sommato è andata bene, con l'aereo puntualissimo. Poi, ci imbarchiamo sull'aereo per Dublino, gestito dalla compagnia CityJet in partnership con AirFrance. Aereo in arrivo a Dublino con ritardo di un'ora, per fortuna recuperata grazie al fuso orario (che è un'ora indietro rispetto all'Italia). Per via del ritardo però il nostro taxi precedentemente prenotato dall'Italia (sconsiglio a chiunque di fare la stessa cosa perchè Dublino è servita benissimo dal bus AirLink che parte dall'aereoporto e vi scarica in pieno centro città, senza parlare del fatto che costa moooolto meno) è andato a farsi un giro per poi arrivare anche lui con calma quando eravamo già lì da un pò. Comunque, il nostro viaggo inizia e nei pochi minuti che ci dividono da Dublino abbiamo la possibilità di goderci le bellissime casette in stile anglosassone, con tanto di giardino e zucche di Halloween (sì..siamo andati a Novembre), cosa molto pittoresca sempre vista solo nei film.
Arriviamo all'Hotel e, mentre ci liberano la stanza, decidiamo di farci un giro alla ricerca di un bar dove mangiare. L'hotel si trova in O'Connell Street, una delle principali vie centrali di Dublino 8( consiglio vivamente di scegliere una "accomodation" in questa zona, perchè vi permette di girare la città a piedi e in pochi minuti), quindi non abbiamo problemi a trovare un ristoro...Peccato che qui incontriamo le prime difficoltà linguistiche pur essendo entrambi abbastanaza conoscitori della lingua inglese. Più che di difficoltà sulla lingua oserei dire che il problema è entrare subito nell'ottica delle loro abitudini, tipo mangiare presto e accontentarsi, nonostante le temperature invernali, di un sandwich o di un toast...già...il toast! Il mio primo incubo! Cavolo! Da noi il toast è prosciutto e formaggio, ma lì...è tutta un'altra cosa. Dovete dire cosa ci volete mettere nel vostro toast, altrimenti rischiate di stare a guardarvi con il cameriere per tutto il giorno! Per fortuna gli irlandesi sono veramente squisiti, gentilissimi con tutti e in particolare con i turisti. Se vedono che siete in difficoltà si mettono a comunicare a gesti pur di accontentarvi. Torniamo ai sandwich. Veramente squisiti, non c'è che dire. Il pane da toast è una favola e una volta farciti sono uno spettacolo per gli occhi e per lo stomaco. Se vi capita, optate per il pane nero, quello ai cereali, che è ancora più buono. Per chi non c'è stato da quelle parti un consiglio...se volete la coca cola ok, ma lì è usanza bere dietro a tutto o il caffè o il the. Il thè buonissimo, ma il caffè...oddio...pensavo di aver bevuto i peggiori in Francia ma mi sono dovuto ricredere. A Dublino (come a Londra suppongo) il caffè è all'americana: lungo e abbondante. Per il palato da italiano fine che abbiamo, l'espresso diventa immediatamente un miraggio.
Torniamo in albergo a sistemare le valigie e poi...si inizia! Alla scopertà della città.
In Parnell Strett, una traversa di O'connell Street, visitiamo sia il Dublin Writer's Museum sia la Galleria d'Arte Municipale. Il museo degli scrittori, pur piccolo, è molto ben organizzato. Alla biglietteria potete chiedere le guide audio, cosa che vi consiglio caldamente perchè sono anche in italiano e vi evitano d leggervi obbligatoriamente chilometri di scritte appese ai muri. All'interno del museo c'è anche una biblioteca e l'immancabile negozio di souvenir. Uscendo dal museo,andate a destra, proseguite di 20-30 metri, e entrate nella galleria d'arte. Qui sono presenti alcuni quadri di impressionisti francesi, ma soprattutto ci sono quadri di impressionisti irlandesi. La visita è gratuita. Se si vuole si lascia un'offerta all'ingresso. Comunque , la visita dura venti minuti se non meno. Se avete tempo, proprio lì davanti c'è anche il Parco della Rimembranza, dove è presente un mausoleo in onore dei caduti della Resistenza. Chiude nel pomeriggio, quindi affrettatevi.
Una volta usciti, l'aria è fredda e il giorno sta per lasciare spazio alla sera, così decidiamo di andare in hotel e prepararci per la cena che faremo fuori hotel, anche se a dire il vero siamo un pò storditi dal viaggio e la stanchezza si sente. O'Connell Street è un ristorante continuo, quindi non abbiamo (e non avrete) problemi a trovare un posto di vostro gradimento. Si spazia dal ristorante cinese alla cucina locale passando per l'italiana o il classico McDonald. Noi decidiamo che la cosa migliore è andare in un locale per degustare la cucina locale, sperando di trovare qualcosa di commestibile per noi italiani. Così entriamo nel Flanagan's, un locale molto carino che si trova a circa metà di O'Connell Street sul lato destro andando verso il centro (prendete il fiume Liffey come riferimento). Il menu è veramente ricco. Se proprio non volete rischiare con la cucina irlandese/anglosassone potete anche ordinare le lasagne o gli spaghetti alla bolognese o la pizza. Noi optiamo per la cucina locale, che non è niente male. In questo locale hanno 4 piatti tradizionali. Decido di provarli nell'ordine e allora ordino il primo (il tipico) Irish Stew. Si tratta di un bollito/stufato di montone con contorno di verdure bollite miste. Non è cattivo, ma sinceramente mi aspettavo di più, anche se effettivamente deve piacervi il montone che sa in maniera mostruosa di selvatico! Il prezzo del locale si attesta su livelli medi, ma la qualità è ottima. Si va dai 20 ai 30 euro a testa per un piatto, bevanda (consiglio la Guinness che costa per una pinta come 25cc di acqua gassata), dolce e caffè/the. Usciti dal ristorante decidiamo di farci due passi in O'Connell Street e andiamo a comprare da Carrolls. Ne vedrete parecchi di questi negozietti verdi...Si tratta della principale catena di distribuzione dei prodotti/gadget ufficiali irlandesi. Hanno veramente di tutto, dai bicchierini del wisky ai peluche, dagli oggetti di vetro o ceramica ai gioielli. Tutto ovviamente gira attorno a quelli che sono i simboli della Nazione: il trifoglio (ShamRock), le croci celtiche, i folletti, le pecorelle, la Guinness e il whisky.
Il primo giorno volge al termine e andiamo in ritiro in albergo.
INDICAZIONI UTILI:
1. se siete in zona O'Connell Street spostatevi a piedi per apprezzare il calore (metaforico) della città e della sua gente. Girate senza problemi nelle vie principali, perchè sono piene di gente a tutte le ore, quindi abbastanza sicure.
2. attenzione ad attraversare la strada: si guarda prima a destra e poi a sinistra. ricordatevi che la guida è al contrario rispetto a noi. Comunque, sui marciapiedi è sempre scritto dove guardare. Non seguite i dublinesi perchè sono abituati ad attraversare anche con il rosso!
3. molti negozi fanno orario ultra continuato anche in ore tarde. La catena SPAR ( vi ricorda qualcosa?) o Londis vendono alimentari a qualunque ora e a prezzi molto convenienti.
4. fate un giro da Carrolls per i souvenir. Troverete di tutto e a prezzi ragionevoli, compresi i gadget ufficiali della Guinness o della Jameson.
5. Mangiate al Flanagan's se non avete problemi di soldi. E ricordatevi di guardare sul conto se è compreso il servizio. Se non lo è lasciate alla cameriera che vi ha servito una mancia (tip) del 10/15% del conto. Non è un obbligo, ma fate bella figura.
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