martedì 14 novembre 2006

Dublino e dintorni: giorno 5

E' il giorno della partenza, ma la mattinata è ancora libera. Ci manca una cosa: la Guinness Storehouse. E' come dire vado a San Daniele (Udine) e non vado a vedere dove fanno il rinomato prosciutto. Sì...più o meno perchè alla fine i 14€ che si spendono qui rimangono un pò sullo stomaco. Non vorrei essere frainteso ma... è uno dei posti più pubblicizzati di Dublino, nonchè prima attrazione nazionale. Quando arrivi e vedi le mura della vecchia fabbrica che ancora oggi comunque fa da stabilimanto principale ti aspetti qualcosa di varamente bello, una visita nella storia e invece...Invece si tratta di una cosa molto moderna in cui hanno messo pezzi originali o riproduzioni dei macchinari usati una volta per la produzione della birra. Ci sono delle cose interessanti come ad esempio lo studio di Arthur Guinness o la parte dedicata agli ingredienti, ma il resto lascia un pò l'amaro in bocca (come la Guinness, appunto). Compreso nel biglietto c'è la degustazione all'ultimo piano di una pinta di Guinness, con tanto di vista panoramica su Dublino e un gadget trasparente con una goccia di Guinness dentro. Una volta usciti di lì abbiamo avuto come l'impressione che se fossimo andati alle distillerie Jameson sarebbe stato meglio. Comunque, per arrivare alla Guinness Storehouse siamo passati tutto lungo il fiume (sono circa 4km), costeggiando in i muri dello stabilimento Guinness fino in James Street, dove poi si prende una vietta che porta all'ingresso della Storehouse.
Il viaggio in Irlanda (per ora) finisce qui. Nessun rimpianto vero sugli itinerari scelti. E' stato tutto molto bello e lo rifarei volentieri. Ci sono cose che mi ricorderò a lungo, in particolare la gentilezza e la simpatia degli irlandesi. Alcuni dei posti visti sono stati magnifici e sono una buona base per un successivo viaggio alla scoperta dell'interno irlandese. Da dimenticare il viaggio Dublino-Parigi per via dei perenni ritardi della compagnia Citijet su quella tratta, ma da ricordare per i paesaggi mozzafiato che il tragitto aereo permette di osservare, in particolare l'Irlanda con le sue scogliere verdissime e a strapiombo sul mare (non per niente la chiamano l'isola di Smeraldo).
Concludo questa serie di blog dedicati al viaggio con gli ultimi consigli di tipo più generale.
INDICAZIONI UTILI
Cibo e bevande
  1. provate assolutamente i piatti tipici, in primis il Chicken Connemara. Si tratta di petto di pollo farcito con purea di patate avvolto nella pancetta e ricoperto di crema a base di panna e funghi. Succulento. Ma anche il Gaelic Combo, striscioline di carne di manzo e pollo in salsa con erbette fresche. Ha un gusto molto particolare per via delle erbette, ma non è assolutamente male
  2. se proprio non ce la fate la cucina locale vi offre anche altro: fish & chips (merluzzo e patate fritte), pollo in qualunque maniera, salmone (affumicato e non), trota, pesce di tutti i generi, in particolare cozze e ostriche per la categoria molluschi/frutti di mare
  3. se proprio non ce la fate anche con l'opzione 2, optate per il McDonalds o fast-food simile
  4. se proprio non ce la fate a resistere senza pasta...bè..andate in un ristorante italiano a vostro rischio e pericolo (io cerco sempre di evitare la cucina italiana all'estero...) oppure mangiatevi la pizza
  5. Guinness, Guinness, Guinness...
  6. non comprate whiskey: è più caro che in Italia!
  7. non comprate il salmone affumicato per portarvelo a casa: vale lo stesso di scorso del whiskey. Salvo rare eccezioni costa come qui se non di più, a meno che compriate a Howth quello della Wright che ha lo stabilimento lì
  8. occhio all'acqua! Quella che costa meno è la loro locale che viene circa 1.50 la bottiglia da 1/2 litro
  9. il pane è fantastico, soprattutto quello ai cereali
  10. provate la colazione irlandese: sono venuto via e adesso ne sento la mancanza! il caffè però compratevelo in un locale italiano, xchè quello fatto alla locale fa schifo
  11. provate i dolci: sono eccezzionali, in particolare la torta di mele (apple pie) con la panna oppure i dolci a base di frutti di bosco o cioccolato (io ho provato la mixed berry crumble che è un granulato a base di marmellata ai frutti di bosco calda con panna...slurp!)
  12. bevete the: è buono

Moneta

  1. Non abbiate timore. E' in vigore l'euro
  2. locali pubblici e negozi accettando ovunque carte di credito di qualunque tipo (Visa e Mastercard su tutti)

Lingua

  1. inglese/gaelico: l'inglese è parlato ovunque. avrete qualche problema all'inizio a meno che siate anglofoni di nascita! Noi all'inizio abbiamo avuto qualche problema, soprattutto perchè non conoscendo le abitudini locali sbagliavamo a chiedere le cose e ci venivano fatte duemila domande in lingua parlata velocemente, a cui non non sapevamo rispondere perchè non avevamo capito una parola di quanto dettoci
  2. il gaelico è usato molto come i nostri dialetti. Lo parlano fra di loro e non con i turisti. Lo vedrete sovente però...perchè è usanza scrivere i nomi dei paesi nella doppia lingua (un pò come da noi in Val D'Aosta)

Trasporti

  1. i taxi sono abbastanza cari
  2. usate i bus, comodi, veloci, frequenti
  3. per il trasporto all'aereoporto informatevi alla Dublin Bus di O'Connell Street. Il loro servizio Airlink 747 è rapido e economico (nei giorni festivi chiedete il family pass per un giorno perchè costa 7 euro e vi permette di girare su tutti i mezzi per tutto il giorno, e comprende il trasporto all'aereoporto)
  4. la guida è a dx, quindi il posto guidatore è a destra ma la corsia da tenere è a sinistra (il nostro contromano!), quindi occhio alle rotonde (che vanno prese da sx verso dx), ai sorpassi (che si fanno a dx), agli accostamenti ai marciapiedi (che sono a sx) etc...
  5. potete anche noleggiare auto: ci sono le principali compagnie internazionali, anche se quelle locali a volte convengono

Altro

  1. le sigarette portatevele dall'Italia. Non si bene perchè in quesi paesi (Inghilterra compresa) un pacchetto di sigarette costi il doppio (!!) che in Italia. Per esempio: Marlboro Light (20): 6.50€
  2. sempre sulle sigarette: dovete sempre specificare se volete il pacchetto da 20. Proprio per via dei prezzi lì è più usuale comprare quelle da 10 che il pacchetto da 20
  3. per i gadget/souvenir andate da Carrolls: costa poco e ha tutto
  4. cinema: sono aperti tutto il giorno, mattina compresa. In genere gli spettacoli serali, soprattutto le prime visioni sono "sold out" (esauriti) prima ancora di aprire le biglietterie. Occhio che i film sono in lingua originale (se non sono in inglese al massimo sono sottotitolati)
  5. mance: se non è incluso il servizio, date sempre il 10/15%
  6. abbigliamento: sempre avere almeno una giaccavento. Se poi andate in autunno/inverno come noi, portatevi anche roba pesante
  7. abbigliamento (da comprare): non abbiamo visto un granchè in giro per Dublino. Non sono molto alla moda e i capi di abbigliamento firmati locali costano un pò meno che da noi (Ralph Lauren, Burberrys,etc..)
  8. elettricità: compratevi l'adattatore Italia-UK/Irlanda! Costa pochi euro, si trova in un qualunque negozio di materiale elettico e vi consente di fare a meno di chiedere nei negozi locali (che comunque ce l'hanno). Si viaggia a 230-250 V. come da noi.
  9. Telefoni: andate sempre in roaming. Se siete fortunati con Vodafone IE, altrimenti con una compagnia di quelle locali che sono moooolto più costose, soprattutto se non convenzionate con il vostro fornitore italiano (TIM, Vodafone, Wind, etc...). Consiglio per chi come me ha TIM: l'Irlanda non è convenzionata per l'opzione "Ricarica Giramondo", quindi non fate lo sbaglio! Il prefisso dell'Irlanda è lo 003

Tour

  1. se avete già in mente quali escursioni fare, da catalogo in genere è possibile prenotarle tramite l'agenzia. Avendole provate consiglio i giri su costa Sud e Nord organizzati dalla Dublin Bus, ma tenete conto che ci sono parecchie agenzie locali che organizzano tour simili
  2. in albergo in genere potete trovare i depliant informativi di queste agenzie. Si spazia dai tour panoramici sui monti Wicklow alle "Celtic Experiences" dove vi portano a vedere resti di vecchi stabilimenti celtici. Molto intriganti...

Dublino e dintorni: giorno 4

Finalmente Howth! L'avevo studiato questo giro quando ancora ero in Italia. Subito mi ha affascinato vedendo solo poche foto su Internet. Niente a che vedere con la vera Irlanda delle campagne o delle montagne piene di simbologia celtica, ma visto che il tempo non ce l'ha permesso almeno abbiamo optato per una piccola escursione organizzata da soli in un posticino poco lontano e, possibilmente, carino. E non ci siamo sbagliati! Innanzitutto, per arrivarci abbiamo preso la DART. Si tratta di un semplicissimo treno che in 20 minuti circa partendo dalla Connolly Station vi scarica in Howth centro. Costo del biglietto andata ritorno: 4€ circa.
Scendiamo a Howth e andiamo subito alla St.Mary's Church, una chiesa - oggi anglicana - molto carina che si trova andando a dx una volta usciti dalla stazione dei treni di Howth. La chiesa è carina e vi permette in pochissimo tempo di raggiungere il castello di Howth, una costruzione medioevale oggi restaurata completamente e adibita parzialmente a museo (dei trasporti per la precisione). Se visitate il museo potete anche visitare il Deer Park (il parco dei cervi) che circonda il castello. Noi abbiamo optato per proseguire il giro nel paese. Tornando indietro, infatti, abbiamo raggiunto con una passeggiata il centro di Howth che si estende sui pendii della vicina collina (Howth è su di una penisola/promontorio), passando vicino al porto dove saremmo ritornati dopo. Dal centro di Howth si raggiunge il molo 3 , dove partono in estate i battelli per la vicinissima Ireland's Eye, un'isoletta selvaggia che si vede benissimo a occhio nudo anche da Howth. Purtroppo, eravamo convinti di trovare un passaggio fin là, ma una gentilissima e anziana signora ci ha spiegato che in questa stagione i battelli non partono perchè c'è troppo vento (verissimo..) e il golfo diventa imprevedibile in pochissimo tempo. Così, sconsolati dalla scoperta abbiamo comunque fatto una passeggiata fino in punta al molo, godendoci il panorama e il pittoresco porticciolo, nonchè una targa che ricorda lo sbarco (leggendario a quanto sembra) di un uomo della resistenza che portò carichi di armi per la guerra d'indipendenza.
Tornando indietro abbiamo deciso di andare a farci un boccone, poichè lo stomaco reclamava. Essendo in un posto di mare abbiamo optato per un ristorante di pesce fresco. Mentre cercavamo in zona molo un localino, abbiamo visto che alcune ragazze tenevano in mano degli sgombri chiamando verso l'acqua a gran voce...Subito non ce ne siamo resi conto ma dopo pochi istanti ecco apparire di fronte ai nostri occhi niente poco di meno che alcuni leoni marini (tipo le foche per intenderci). Alcuni esemplari sono ormai da tempo abituati a reclamare il pesce ai turisti, tanto che si avvicinano fino ai muri del molo in cerca di cibo. Anche noi non siamo riusciti a resistere alla tentazione di comprare nel vicino negozio di pesce fresco un paio di sgombri e iniziare il comico richiamo dei simpatici animaletti...che però dei nostri pesci non ne volevano sapere! Così, appena il ristorante prescelto ha aperto, ci siamo tuffati immediatamente dentro pronti al nostro pranzo. Abbiamo ordinato cozze e platessa. Ottime emntrambe, poichè fresche, anche se fra le due ho preferito di gran lunga la platessa. Ma non potete immaginare quante qualità di pesce ci siano da quelle parti. Il problema è sapere cosa sono tutti i nomi che stanno sopra al menu! Calamari lo capiscono tutti, ma prima di capire che "plaice" era la platessa di tempo ne è passato. Il tutto ovviamente portato con un bel contorno di patate fritte(chips). Dessert (spettacolare!), caffè e via verso nuove avventure. Usciti dal locale (per la precisione si chiama Oar), diamo un'occhiata alle nostre amichette foche, che impavide continuavano a girare da un lato all'altro del porto. Finalmente riesco ad attirare l'attenzione di una di queste e mi sbarazzo degli sgombri (mockareer, se volete il corrispondente in inglese), che nel frattempo iniziavano a puzzare. A questo punto, via in direzione della scogliera. Abbiamo chiesto informazioni per raggiungere il punto che noi conoscevamo come "Ben of Howth" e abbiamo scoperto che il nome non è esatto e che la gente del posto lo conosce come "Head of Howth", da dove si possono ammirare stupendi panorami del paese e dell'oceano. Ci dicono di tornare verso il paese e di proseguire per la stradina in salita che dal molo si snoda verso la collina. Proseguiamo lungo questa strada fino al termine, da dove inizia una passeggiata ai margini dell'oceano con strapiombi su rocce e oceano. Un cartello ci avverte che è consigliato indossare scarponcini e abbigliamento adeguato e che se siamo fortunati possiamo anche vedere un piccolo gruppo di orche che stanziano nella baia di Bayle. Eccitati dalla prospettiva ci incamminiamo piano piano per il sentiero, dandoci come obbiettivo quello di raggiungere almeno la località "The Summit", che rappresenta il punto più alto della scogliera (120mt ca.). Durante il tragitto scrutiamo l'oceano e assaporiamo quello che è il vero silenzio. A parte qualche altro visitatore che si incontra lungo il pensiero siamo noi e l'oceano, noi e i gabbiani. Niente auto, schiamazzi...Per una volta siamo lontani dalla civiltà e ci godiamo lo spettacolo che la natura ci offre. Dopo circa un'ora raggiungiamo The Summit, scattiamo una foto al faro di Bayle che si scorge in lontananza...Ma il tempo passa e non ci siamo accorti che dobbiamo fare ritorno e la luce del giorno inizia ad affievolirsi. Così, ci incamminiamo verso Howth. Son sicuro che non ci scorderemo facilmente di quei posti incantevoli, che sono solo un assaggio di quanto l'Irlanda può offrire se visitata come si deve.
Il ritorno a Dublino a confronto con la camminata sulla scogliera è una passeggiata...anche se inizia a farsi sentire il freddo, soprattutto perchè durante la precedente camminata abbiamo sudato in una maniera impensabile e, nel frattempo, la temperatura è scesa di almeno 5-6 gradi.
Arriviamo a Dublino che è ormai buio, usciamo dalla Connolly Station e proseguendo per Talbot Street torniamo su O'Connell Street in direzione hotel. Qui prepariamo le valigie. Il nostro viaggio è quasi finito. Ancora poche ore ci separano dalla partenza...ma abbiamo ancora qualcosina da vedere...
INDICAZIONI UTILI
  1. se volete girare nei dintorni di Dublino usate la DART. E' abbastanza economica ed è puntuale nonchè veloce
  2. andate assolutamente a Howth! E' una delle visite obbligate per chi ha poco tempo per spostarsi verso l'Irlanda Occidentale passando quindi per campagne e monti. Qui si respira l'aria dell'oceano, si mangia bene e si vedono posti fantastici...
  3. glossario (così non fate fatica): cod = merluzzo, shrimp (gamberetto), crab (granchio/granceola), mackerel(sgombro), sea lions (leoni marini), plaice (platessa), mussels (cozze)

Dublino e dintorni: giorno 3

Dopo la classica colazione irlandese ci siamo appropinquati a prendere il bus per il secondo tour: la North Coast, con visita del castello di Malahide inclusa. Il giro prevede il passaggio in alcuni posti veramente carini: Casino Marino, la St. Douloghs Church dell'VIII secolo d.c., Malahide...Qui si visita il castello, molto bello anche se assolutamente nei canoni. Degno di nota, a parere mio, è il piccolo cimitero a fianco dell'ingresso del castello. Si tratta di un vecchio cimitero con tanto di lapidi in classico stile celtico, molto suggestivo poichè rimane in penombra alla base delle mura del castello. Se siete fortunati, come noi, potete vedere alcuni scoiattoli grigi (grassissimi!). Attorno, il castello è circondato da un enorme parco verde, molto ben tenuto, meta degli abitanti del luogo per una rilassante passeggiata. Al termine della visita al castello, il tour procede verso Dublino passando attraverso alcuni posti meravigliosi, Portmarnock su tutti. E' una spiaggia di 3km che si affaccia direttamente sull'oceano. Qui il tour si ferma per permettere le classiche foto e la passeggiata in riva al mare. Occhio a rovistare nei residui portati dall'oceano! Si possono trovare delle conchiglie enormi (peccato che non si possono portare via...). Sempre a Portmarnock il tour vi consente di vedere il cosiddetto "castello di Robert Duvall". Sì...proprio lui...l'attore de "Il padrino" per dirne uno. E' una "casetta" che ha una torretta che ricorda in effetti quella di un qualsiasi castello, ma non aspettatevi la villa di Clooney sul lago di Como. La cosa più bella della casa dell'attore è la vista sull'oceano!
A questo punto, il bus prosegue costeggiando il mare in direzione di Howth. Ne riparlerò dopo, visto che ci siamo permessi una giornata intera in questo paesino. Vi dico solo che in esso sono presenti un piccolo cimitero in cui è sepolto Lynott (ne ho parlato nel precedente post), una copia di un dolmen di origine probabilmente vichinga in riva al mare, una riserva naturale e una scogliera da brivido! Il paesino viene attraversato dal bus, che poi mestamente fa ritorno al caos della città.
Una volta arrivati a Dublino, riprendiamo i nostri giri in città. E' la volta del Dublin Castle, oggi palazzo governativo. La visita si paga e si snoda attraverso le principali stanze del castello. Qui si possono ammirare dipinti ma, soprattutto, splendidi tappeti fatti a mano. Sono tappeti di proporzioni enormi, grandi come una stanza intera (e le stanze del castello sono veramente grandi...). Al termine della visita (50min) si può ancora seguire la guida appena fuori dagli edifici principali, dove (opzionalmente e gratuitamente) si può visitare il recente ritrovamento delle antiche mura cittadine. In pochi minuti si vedono i resti della torre di guardia e un pezzo del muro di ingresso, ancora oggi bagnato dall'acqua del fiume Liffey che filtrando nel terreno raggiunge il luogo.
Usciti dal castello si può ammirare una chiesa molto bella subito a fianco, stile neogotico. Sembrerebbe che sia stata la principale fonte di ispirazione di Bram Stoker nella scrittura del suo Dracula, redatto proprio quando lo scrittore (dublinese) si trovava ad abitare di fronte ad essa.
Il successivo punto di meta della giornata era la cattedrale di St. Patrick, oggi la principale chiesa di Dublino. Per arrivarci si può passare da Dame Street proseguendo per Christ Church e seguendo le indicazioni per St.Patrick, oppure, come abbiamo fatto noi, passare da dietro il castello vedendo un parco cittadino, allungando la strada un pò per poi ricongiungersi a St.Patrick Street. La cattedrale è magnifica, circondata da un bel giardino. La visita è - manco a dirsi - a pagamento. Al suo interno si possono ammirare le tombe di personaggi illustri, Swift (I viaggi di Gulliver) in primis. Sempre all'interno sono custodite alcune tombe celtiche originali (peccato che quando ci siamo andati noi fossero nascoste dietro a montagne di scatoloni di gadget...). Comunque, la cattedrale si visita in poco tempo. Uscendo da essa, proseguendo per St.Patrick Street in direzione centro, si può raggiungere velocemente Dame Street, riportandosi quindi in zona centrale. Abbiamo optato per fare il lungo fiume, cosa che ci ha permesso di ammirare ancor di più le carinissime case di Dublino. Sulla via del ritorno, abbiamo proseguito per il Trinity College e siamo andati a vedere la statua di Oscar Wilde (altro dublinese). Occhio agli orari. Noi siamo arrivati appena in tempo, perchè il parco in cui è situata chiude alle 17.30.
Scende la sera, arriva il freddo e noi ci rintaniamo per riposarci un pò prima di cena.
INDICAZIONI UTILI
  1. percorrete quanto più possibile la riva del LIffey. Si possono incontrare cose carine. Noi, ad esempio, abbiamo visto il Liffey Bridge, un piccolo ponte in metallo che si dice sia stato ripagato con il pedaggio (infatti viene chiamato dagli abitanti "half penny bridge" in ricordo di questa cosa)
  2. statua di Oscar Wilde è più una visita obbligata per la foto che altro, quindi non la consiglierei
  3. il bus per il tour della Costa Nord lo prendete sempre in O'Connell Street 79 alla Dublin Bus
  4. vestitevi o portatevi dietro della roba un pò pesante (a meno che si schiatti da caldo) perchè sul mare l'aria è fredda

Dublino e dintorni: giorno 2

Il secondo giorno ci vede, una volta alzati, alle prese con la prima Irish Breakfast..slurp! Vi dico solo che essendo che gli irlandesi non hanno un concetto del pranzo all'italiana, per loro, come per gli inglese, mangiare molto al mattina è di vitale importanza. Quindi, l'Irish Breakfast è una delle cose più succulente che esistano. Caffè o the, orange juice, yougurt, cereali/muesli sono solo il contorno del vero piatto che dovete ordinare: uova fatte come volete, pancetta, salsiccia e pudding (sono delle specie di sanguinacci). Buon appetito!
Usciamo e ci incamminiamo verso il Dubli Castle dove vogliamo solo andare per avere una conferma sugli orari di apertura., dopodichè tornando indietro visitiamo la Christ Church, una delle princiapli cattedrali di Dublino. Molto carina. Prezzo dell'ingresso: 5€ e si possono scattare foto (non datelo mai per scontato, quindi leggete o informatevi). Vi consiglio di visitarla bene, ogni navata. Scoprirete delle cose carinissime. Non potete scattare foto solo nella cripta, dove è contenuto moltissimo oro. Tornando verso O'Connell Street passiamo in Temple Bar e scattiamo alcune foto ai pittoreschi pub, tutti ricavati da vecchi palazzi di epoca georgiana. Sono uno più bello dell'altro, in particolare la sera.
In O'Connell Street ci aspetta alle 11.00 il bus per la visita panoramica sulla South Coast. Tali escursioni in genere si possono prenotare anche in Italia dalla vostra agenzia, ma se siete dalle parti di O'Connell Street vi consiglio di acquistare il biglietto direttamente alla biglietteria della Dublin Bus (Upper O'Connell Street 79). E' solo uno dei numerosissimi tour che si possono acquistare in Dublino. Praticamente si tratta di carinissimi tour con "live commentary" eseguito da personale simpaticisissimo. Peccato che parlino rigorosamente in inglese e che si capisca molte volte poche a causa degli altoparlanti che rimbombano e cammuffano la voce. Comunque, il giro sulla Costa Meridionale comprende la visita (già incluso nel prezzo del tour) ai Powerscourt Gardens. Ma prima di arrivare lì passarete attaraverso decine di meravigliosi paesini sul mare e ai piedi dei famosi monti Wicklow...Il tour passa anche sulle colline di Killney, dove risiedono alcuni artisti famosi (ehm...Bono vi dice niente? Ed Enya per caso?). Da qui si procede verso Enniskerry, sede dei Powerscourt Gardens. Si tratta di un posto magnifico immerso nel verde. Dovete cercare di girare il più possibile tenendo conto che si ha in genere poco più di un'oretta a disposizione prima di far rientro a Dublino. In particolare, secondo me, da vedere il giardino giapponese e il cimitero degli animali. Se volete potete andare a vedere la cascata, che però richiede un'ora di cammino circa. Si tratta della più alta cascata di acqua dolce in irlanda, con un salto di 120mt.
Una volta rientrati in Dublino e ringraziato il simpaticissimo Daniel (l'autista del bus) procediamo verso le nostre mete cittadine, iniziando dal Trinity College. Vale la pena andarci non tanto per l'edificio, quanto piuttosto per la presenza al suo interno del Book of Kells, un antichissimo manoscritto. Si paga (ovviamente) il biglietto e la visita dura sì e no 20 minuti. Ma vedere qualche pagina di quel libro vale la pena.
Usciti dal Trinity College siamo andati in Grafton Street (praticamente 50mt più in là), che è una via commerciale di Dublino. Fatene un pezzo e osservate tutte le varie viette laterali. In una di queste, gli amanti della musica rock anni 70-80 troveranno la statua dedicata a Phil Lynott, ex-Thin Lizzy. Qui abbiamo deciso di deviare verso altri lidi, riportandoci su Dame Street e proseguendo la visita della città al contrario.
Rientro in albergo, cena rigorosamente al Flanegan's, passeggiata serale in Temple Bar e ritorno, stravolti come se avessimo percorso la maratona di New York...in fondo abbiamo poi "solo" fatto quei 10km a piedi per la città.
INDICAZIONI UTILI
  1. se visitate i Powerscourt Gardens tramite il tour, tenetevi una ventina di minuti per fare shopping al bazar incluso. Ci sono delle vere e proprie delizie, molte delle quali provenienti dalla Avoca's Farm dei vicini monti Wicklow (in particolare le marmellate)
  2. tra il Trinity College e Grafton Street andate a vedere la statua di Molly Malone perchè ne sentirete parlare ovunque
  3. ricordatevi che in qualunque locale la birra è servita in due unità di misura: il glass (il nostro quartino) e la pinta (mezzo litro)

Dublino e dintorni: giorno 1

Recentemente ho avuto modo di andare in Irlanda, in particolare a Dublino e dintorni, visto l'eseguo numero di giorni di ferie. Devo dire che come per molti, anche per me l'Irlanda rappresentava un pò un sogno nel cassetto...Tutte quelle bellissime foto di paesaggi stupendi, quasi fantastici, nel senso "di fantasia", che più volte mi avevano ispirato in passato. E poi, come non ammettere la malvagia attrazione che ho sempre provato nei confronti di quei caratteristici cimiteri adornati di croci celtiche! All'interno della descrizione (Che continua in altri blog) del viaggio troverete alla fine una serie di indicazioni utili a chi volesse andarci dopo aver letto questo blog. Iniziamo...
Innanzitutto, la meta, per i rinomati problemi di tempo già citati, è stata individuata nella città di Dublino. Partenza da Torino con AirFrance (direi che non è propria economica..) con scalo a Parini e secondo aereo da Parigi a Dublino. E qui iniziamo con le disavventure. La tratta Torino-Parigi tutto sommato è andata bene, con l'aereo puntualissimo. Poi, ci imbarchiamo sull'aereo per Dublino, gestito dalla compagnia CityJet in partnership con AirFrance. Aereo in arrivo a Dublino con ritardo di un'ora, per fortuna recuperata grazie al fuso orario (che è un'ora indietro rispetto all'Italia). Per via del ritardo però il nostro taxi precedentemente prenotato dall'Italia (sconsiglio a chiunque di fare la stessa cosa perchè Dublino è servita benissimo dal bus AirLink che parte dall'aereoporto e vi scarica in pieno centro città, senza parlare del fatto che costa moooolto meno) è andato a farsi un giro per poi arrivare anche lui con calma quando eravamo già lì da un pò. Comunque, il nostro viaggo inizia e nei pochi minuti che ci dividono da Dublino abbiamo la possibilità di goderci le bellissime casette in stile anglosassone, con tanto di giardino e zucche di Halloween (sì..siamo andati a Novembre), cosa molto pittoresca sempre vista solo nei film.

Arriviamo all'Hotel e, mentre ci liberano la stanza, decidiamo di farci un giro alla ricerca di un bar dove mangiare. L'hotel si trova in O'Connell Street, una delle principali vie centrali di Dublino 8( consiglio vivamente di scegliere una "accomodation" in questa zona, perchè vi permette di girare la città a piedi e in pochi minuti), quindi non abbiamo problemi a trovare un ristoro...Peccato che qui incontriamo le prime difficoltà linguistiche pur essendo entrambi abbastanaza conoscitori della lingua inglese. Più che di difficoltà sulla lingua oserei dire che il problema è entrare subito nell'ottica delle loro abitudini, tipo mangiare presto e accontentarsi, nonostante le temperature invernali, di un sandwich o di un toast...già...il toast! Il mio primo incubo! Cavolo! Da noi il toast è prosciutto e formaggio, ma lì...è tutta un'altra cosa. Dovete dire cosa ci volete mettere nel vostro toast, altrimenti rischiate di stare a guardarvi con il cameriere per tutto il giorno! Per fortuna gli irlandesi sono veramente squisiti, gentilissimi con tutti e in particolare con i turisti. Se vedono che siete in difficoltà si mettono a comunicare a gesti pur di accontentarvi. Torniamo ai sandwich. Veramente squisiti, non c'è che dire. Il pane da toast è una favola e una volta farciti sono uno spettacolo per gli occhi e per lo stomaco. Se vi capita, optate per il pane nero, quello ai cereali, che è ancora più buono. Per chi non c'è stato da quelle parti un consiglio...se volete la coca cola ok, ma lì è usanza bere dietro a tutto o il caffè o il the. Il thè buonissimo, ma il caffè...oddio...pensavo di aver bevuto i peggiori in Francia ma mi sono dovuto ricredere. A Dublino (come a Londra suppongo) il caffè è all'americana: lungo e abbondante. Per il palato da italiano fine che abbiamo, l'espresso diventa immediatamente un miraggio.

Torniamo in albergo a sistemare le valigie e poi...si inizia! Alla scopertà della città.
In Parnell Strett, una traversa di O'connell Street, visitiamo sia il Dublin Writer's Museum sia la Galleria d'Arte Municipale. Il museo degli scrittori, pur piccolo, è molto ben organizzato. Alla biglietteria potete chiedere le guide audio, cosa che vi consiglio caldamente perchè sono anche in italiano e vi evitano d leggervi obbligatoriamente chilometri di scritte appese ai muri. All'interno del museo c'è anche una biblioteca e l'immancabile negozio di souvenir. Uscendo dal museo,andate a destra, proseguite di 20-30 metri, e entrate nella galleria d'arte. Qui sono presenti alcuni quadri di impressionisti francesi, ma soprattutto ci sono quadri di impressionisti irlandesi. La visita è gratuita. Se si vuole si lascia un'offerta all'ingresso. Comunque , la visita dura venti minuti se non meno. Se avete tempo, proprio lì davanti c'è anche il Parco della Rimembranza, dove è presente un mausoleo in onore dei caduti della Resistenza. Chiude nel pomeriggio, quindi affrettatevi.
Una volta usciti, l'aria è fredda e il giorno sta per lasciare spazio alla sera, così decidiamo di andare in hotel e prepararci per la cena che faremo fuori hotel, anche se a dire il vero siamo un pò storditi dal viaggio e la stanchezza si sente. O'Connell Street è un ristorante continuo, quindi non abbiamo (e non avrete) problemi a trovare un posto di vostro gradimento. Si spazia dal ristorante cinese alla cucina locale passando per l'italiana o il classico McDonald. Noi decidiamo che la cosa migliore è andare in un locale per degustare la cucina locale, sperando di trovare qualcosa di commestibile per noi italiani. Così entriamo nel Flanagan's, un locale molto carino che si trova a circa metà di O'Connell Street sul lato destro andando verso il centro (prendete il fiume Liffey come riferimento). Il menu è veramente ricco. Se proprio non volete rischiare con la cucina irlandese/anglosassone potete anche ordinare le lasagne o gli spaghetti alla bolognese o la pizza. Noi optiamo per la cucina locale, che non è niente male. In questo locale hanno 4 piatti tradizionali. Decido di provarli nell'ordine e allora ordino il primo (il tipico) Irish Stew. Si tratta di un bollito/stufato di montone con contorno di verdure bollite miste. Non è cattivo, ma sinceramente mi aspettavo di più, anche se effettivamente deve piacervi il montone che sa in maniera mostruosa di selvatico! Il prezzo del locale si attesta su livelli medi, ma la qualità è ottima. Si va dai 20 ai 30 euro a testa per un piatto, bevanda (consiglio la Guinness che costa per una pinta come 25cc di acqua gassata), dolce e caffè/the. Usciti dal ristorante decidiamo di farci due passi in O'Connell Street e andiamo a comprare da Carrolls. Ne vedrete parecchi di questi negozietti verdi...Si tratta della principale catena di distribuzione dei prodotti/gadget ufficiali irlandesi. Hanno veramente di tutto, dai bicchierini del wisky ai peluche, dagli oggetti di vetro o ceramica ai gioielli. Tutto ovviamente gira attorno a quelli che sono i simboli della Nazione: il trifoglio (ShamRock), le croci celtiche, i folletti, le pecorelle, la Guinness e il whisky.
Il primo giorno volge al termine e andiamo in ritiro in albergo.

INDICAZIONI UTILI:

1. se siete in zona O'Connell Street spostatevi a piedi per apprezzare il calore (metaforico) della città e della sua gente. Girate senza problemi nelle vie principali, perchè sono piene di gente a tutte le ore, quindi abbastanza sicure.

2. attenzione ad attraversare la strada: si guarda prima a destra e poi a sinistra. ricordatevi che la guida è al contrario rispetto a noi. Comunque, sui marciapiedi è sempre scritto dove guardare. Non seguite i dublinesi perchè sono abituati ad attraversare anche con il rosso!

3. molti negozi fanno orario ultra continuato anche in ore tarde. La catena SPAR ( vi ricorda qualcosa?) o Londis vendono alimentari a qualunque ora e a prezzi molto convenienti.

4. fate un giro da Carrolls per i souvenir. Troverete di tutto e a prezzi ragionevoli, compresi i gadget ufficiali della Guinness o della Jameson.

5. Mangiate al Flanagan's se non avete problemi di soldi. E ricordatevi di guardare sul conto se è compreso il servizio. Se non lo è lasciate alla cameriera che vi ha servito una mancia (tip) del 10/15% del conto. Non è un obbligo, ma fate bella figura.